Ebbene si, ci ha insegnato che un hotel non è una macchina che fa soldi a prescindere e che quindi bisogno imparare a gestire bene e con cognizione "il sistema albergo".
- Ci ha insegnato che vendere sotto costo per paura del mercato e della concorrenza non ripaga. Ovviamente non ripaga neanche vendere a prezzi esagerati, rispetto al mercato. E quindi, ci ha insegnato ad analizzare meglio il revenue della propria struttura.
- Ci ha insegnato che la tecnologia è molto utile nelle strutture ricettive e non allontana l'ospite dal concetto ancestrale di "ospitalità" ma anzi, lo aiuta a vivere meglio i posti e la struttura in cui soggiorna. Check in online, menù digitale e tanto altro, agevolano di gran lunga il lavoro degli albergatori e ristoratori; e fanno risparmiare all'ospite tempo prezioso.
- E' finalmente emerso il disagio emotivo dei lavoratori del turismo. Non entriamo nel merito di titolari/schiavisti e di dipendenti/fannulloni. Ma focalizziamo solo il macro-problema della gestione oculata del personale.
- Abbiamo imparato che le rimanenze di magazzino e l'acquisto a prezzi non calmierati, diventano un peso sul bilancio dell'azienda turistica. E quindi bisogna acquistare con oculatezza e a prezzi "ragionati".
Saranno banali i nostri ragionamenti? Forse si, ma a volte, ai tempi delle vacche grasse, si perde il senso dell'orientamento; e la pandemia, spero, ci ha aiutato a riprendere la rotta giusta. Così da vedere nei prossimi mesi e nei prossimi anni, il boom della ripresa dei flussi turistici importanti pre-covid.