Sappiamo che in media un Tour Operator o una OTA hanno commissioni che variano dal 18% al 25% del valore della prenotazione che riceve la struttura. E' troppo? dipende.
Dipende da una serie di fattori. Se dovessimo sviscerarli tutto ora, ne uscirebbe quasi un libro da leggere. Ma noi ci limitiamo a dare alcune logiche fondamentali che ci aiutano a capire che in realtà, la conclusione corretta è quella di trovare il giusto equilibrio fra prenotazioni intermediate e disintermediate.
Come ti trova questo equilibrio? Analizzando i propri numeri e le proprie dimensioni d'impresa. Dando dei semplici numeri, una prenotazione disintermediata, può costare ad una struttura anche il 30% del ricavo. Come dicevamo, non stiamo quì ad analizzare i singoli fattori che portano a questo risultato. L'imprenditore oculato, quindi, terrà conto degli investimenti che fa in termini di pubblicità su Google, Pubblicità off-line, campagne sui social network e tracciato bene questo investimento; e tracciato altrettanto bene il risultato in termini di prenotazioni, solo allora si potrà capire se ne è valsa la pena.
Più facile è vedere l'intermediazione delle OTA come un trampolino di lancio, per una disintermediazione successiva!!!
Una volta che il cliente di un Tour Operator o di una OTA arriva in struttura, nessuno vi vieta di acquisirne email e telefono. E a quel punto coccolare il cliente, affinchè, se torna nella vostra struttura, questa volta lo faccia direttamente. E in quel caso, le OTA sono state la vostra agenzia pubblicitaria on-line. Come del resto è indiscusso il concetto che, ad oggi, spesso, la prima vetrina on-line di una struttura è, purtroppo o per fortuna, una OTA.
Quindi, caro amico albergatore. Ti invitiamo a fare due conti, insieme ad un professionista; per capire costi e ricavi di vendita dirette e/o intermediate. Così da capire meglio, verso dove orientare la tua struttura per ricavarne il massimo profitto.